lunedì 6 settembre 2010

Uno sguardo sulle donne: dai Macchiaioli a Modigliani Civitanova Marche (MC) - dal 18 luglio al 17 ottobre 2010


Trigona di Sant’Elia, dama di corte della regina Elena, uccisa in un alberghetto romano durante un incontro clandestino con il suo amante, o di uno dei figli dell’illustre clinico Augusto Murri, finito in carcere accusato dell’assassinio del conte Bommartini: si accreditava così l’ immagine delle femme fatale destinata a lasciare un segno profondo in quanti la amavano, divulgata anche nella letteratura di quegli anni. La mostra di Civitanova dedica un ampio spazio a questo prototipo femminile, presentando una serie di ritratti di seducenti ragazze rappresentate nel buio delle loro alcove, come nella tela di Giovanni Battista Crema, o mentre si abbandonano a sogni amorosi dopo la lettura di un libro di poesie, come nell’opera di Napoleone Grady o nella scultura di Giuseppe Renda che colpì un consumato viveur come il granduca Wladimiro di Russia. Ma nel contempo vengono illustrati anche altri stili di vita, come quello segnato dalla fatica della vita nei campi, descritta nelle tele di Nazzareno Orlandi, il pittore ascolano che tanto successo riscosse in Argentina, o la rinuncia alla libertà imposta nei conventi, dove talvolta le giovani venivano recluse per scelta dei genitori piuttosto che per vocazione, situazione che emerge nella tela di Domenico Morelli che ritrae una sprovveduta novizia dall’aspetto fragile. Anche il mondo della pittura, considerato per molto tempo luogo riservato agli uomini, nei primi anni del Novecento conta alcune rappresentanti femminili che, incuranti dei giudizi dei benpensanti, si dedicano all’attività artistica con successo, come mostrano le tele di Giulia Panichi, allieva del maestro romano Cesare Mariani, e della giovane patriota Giulia Centurelli. Numerose sono state anche le ragazze che, frequentando come modelle gli studi dei pittori, hanno finito per stabilire con loro un rapporto esclusivo che le ha innalzate al rango di muse ispiratrici dell’arte dei loro compagni di vita: Lina Ciucci, la moglie dell’eclettico pittore Adolfo de Carolis, molto stimato anche da D’Annunzio, ha rappresentato il prototipo di bellezza femminile più volte sfruttato dall’artista per le sue composizioni di maggior successo, come dimostra l’inedito ritratto che compare nel manifesto della mostra, recentemente acquistato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Fermo.Il catalogo, come la mostra a cura di Stefano Papetti, edito dal Comune di Civitanova Marche contiene saggi che illustrano in una visione pluridisciplinare il tema della mostra: Stefano Papetti ci offre un campionario femminile che trova precisi riscontri nella produzione letteraria, ma soprattutto nella pittura e nella scultura degli anni a cavallo tra Ottocento e Novecento, quando anche gli artisti sembravano dedicare maggiore attenzione all’universo femminile, Marcello Verdenelli esamina le figure femminili presenti nella letteratura del primo Novecento, Marisa Vescovo analizza gli sviluppi del ruolo svolto dalle donne nell’ambito dell’arte del XX secolo. Le schede biografiche sono state curate da Enrica Bruni Stronati e Andrea Viozzi.

“Festival Internazionale del Brodetto e delle zuppe di pesce” – Fano (PU) – dal 9 al 12 settembre


Dopo il successo dello scorso anno, con la partecipazione di 80 mila persone, il “Festival Internazionale del Brodetto e delle zuppe di pesce” torna al Lido di Fano, ribattezzato per l’occasione “Spiaggia del Gusto”. Quest’anno il Festival, in programma dal 9 al 12 settembre, è approdato alla sua VIII edizione.

Sono otto i ristoranti in gara per conquistare il titolo di Miglior Brodetto 2010, in rappresentanza di altrettante regioni marinare: l’ “Hotel Augustus” di Fano; “Al Metrò” di San Salvo; “Dal Corsaro” di Cagliari; “L’Imbuto” di Viareggio; “Pascucci – Al Porticciolo” di Fiumicino; “L’Antica Trattoria” di Sorrento; il “Ristorante Da Serafino 1953” di Marina di Ragusa; “Baldin” di Genova.

Rinnovata anche per l’edizione 2010 la collaborazione con la Guida dell’Espresso e il suo direttore, Enzo Vizzari, che, affiancato da una giuria tecnica composta da sei firme di spicco del giornalismo italiano, dovrà decretare il vincitore dell’VIII edizione del Festival, titolo che lo scorso anno si è aggiudicato il giovane chef Alberto Faccani del Ristorante “Magnolia” di Cesenatico. Se gli esperti gastronomi della giuria tecnica dovranno selezionare il Miglior Brodetto 2010, alla giuria popolare, composta da cittadini e turisti, spetterà l’onore di attribuire il Premio Speciale, vinto nel 2009 dallo chef Donato Episcopo del ristorante “Le Quattro Spezierie” di Lecce. Il luogo delle disfide sarà ancora l’istituto alberghiero Santa Marta di Pesaro che, nelle passate edizioni, ha garantito agli chef alta professionalità spazi e strumentazione adeguati. Come ogni anno torneranno ad arricchire il Festival tanti altri eventi come il Mese del Brodetto, le Pescherie del Brodetto, il Campionato dei Vini e l’Oro nel Piatto.

Non solo brodetti… non solo folklore
Il Festival Internazionale del Brodetto e delle Zuppe di Pesce, arrivato alla ottava edizione, anche quest’anno sarà non solo una vivace e piacevole occasione di assaggiare gustosi brodetti e zuppe, ma offrirà un’importante opportunità a molti allievi dell’Istituto Statale Professionale che potranno affiancare noti chef italiani e servire a tavola famosi gastronomi.
L’Istituto Santa Marta si è posto come punto di riferimento per quelle iniziative enogastronomiche che mirano a promuovere il territorio. Nel caso specifico, il Santa Marta cercherà di dare un contributo originale allo svolgimento della manifestazione, mettendo a disposizione i propri laboratori e le proprie competenze. Circa trenta giovani del corso di Sala Bar e altrettanti dell’indirizzo di Cucina,
verranno coinvolti nell’allestimento e nelle disfide del Festival che vuol essere un laboratorio di ricerca e studio (il tutto dal 9 al 12 settembre). Gli studenti di Sala cureranno la presentazione ed il servizio dei piatti, preparati dagli chef in gara, sia per i membri della giuria popolare che per gli esperti. Gli studenti di Cucina saranno chiamati a fare da spalla agli otto chef in gara. A coordinarli
ci saranno i vari insegnanti delle discipline tecnico – pratiche.
È importante ricordare che questa manifestazione si colloca in una linea di ricerca perseguita dal Santa Marta da vari anni, e volta a studiare linguaggi e simbologie del cibo e della cucina, nella prospettiva di tracciare un’antropologia e un’etnologia del mangiare e del bere. Festival del brodetto, dunque, non come passerella di nomi illustri e occasione mondana ma come laboratorio di ricerca
e sperimentazione.

CORTI… MA BUONI
Il felice connubio tra cibo e cinema quest’anno dà vita per la prima volta all’iniziativa “Corti ma…buoni”: due serate dedicate alla proiezione di cortometraggi sul cibo da agricoltura biologica, sull’enogastronomia e sulle tipicità agroalimentari, tratti dalla rassegna del festival “Corto e Mangiato”, giunto quest’anno alla quarta edizione e realizzato dall’associazione culturale “Ambasciatori territoriali dell’enogastronomia”, in collaborazione con il comune di Isola del Piano e la cooperativa “Alce Nero”. Venerdì 10 e sabato 11 settembre, dalle ore 20:00 alle 21.00, nell’Area Eventi Pedini Cucine, allestita alla pista di pattinaggio sul lungomare Simonetti del Lido, verranno proiettati cortometraggi che narrano la storia di luoghi, persone, famiglie e amori che hanno come primo attore “il territorio e le sue specialità agro-alimentari”, la biodiversità e la sostenibilità ambientale. Una breve presentazione, curata dagli organizzatori del Festival, precederà le proiezioni. A conclusione della serata, ai partecipanti verrà offerto un “Aperi-BIO”, a
base di prodotti da agricoltura biologica.

Venerdì 10 settembre verranno proiettati:
Heterogenic – regia di Bruno De Rossi e Raimondo Della Calce
Peperoni – regia di Giuseppe Gagliardi
Sei mia – regia di Raffaele Di Placido
We are what we lost – regia di Srdjan Mitrovic
Di donne, forme e parmigiano – regia di Pippo Onorati

Sabato 11 settembre verranno proiettati:
Arrosez les bien – regia di Christelle Soutif e Paul Bourde
Sos Abruzzo: salvaguardia o scempio? – regia di Luciana de Filippis
Da Annamaria: tagliatelle e buonanotte al secchio – regia di Paolo Muran
Our little word – regia di Janine Ilg e Johannes Berner
Sommelier – regia di Sabina Ancarani
Lo zio – regia di Duccio Chiarini

Palio della Rocca – Serra Sant′Abbondio (PU) – 11, 12 e 16 settembre 2010


L'Associazione Pro Loco in collaborazione con il Comune di Serra SantAbbondio organizza da 24 anni una rilevante manifestazione di carattere culturale, di promozione turistica e di aggregazione sociale che rievoca un momento significativo della storia di Serra SantAbbondio: ledificazione da parte dellarchitetto militare Francesco di Giorgio Martini, durante il governo del duca Federico da Montefeltro (1444-1482), della Rocca di Serra SantAbbondio.
La manifestazione che si svolge ogni anno la domenica che precede il 16 Settembre, giorno della Festa del Patrono SantAbbondio da una parte ricerca e rievocazione storica, dallaltra competizione tra i tre castelli e i tre borghi che si contendono "Il Palio della Rocca" raffigurante limmagine di SantAbbondio, prete romano e martire sotto la persecuzione di Diocleziano (anno 304 circa) attraverso una spettacolare corsa delle oche, gioco molto in voga nel periodo medievale e rinascimentale.
Il Palio della Rocca rievoca un momento particolare della storia di questo castello: tra il 1476 e il 1486 il duca Federico da Montefeltro commissiona a Francesco di Giorgio Martini, il famoso architetto vissuto tra il 1439 e il 1502 e realizzatore del Palazzo Ducale di Urbino, della Rocca di San Leo e di Mondavio, il progetto della "Rocca della Serra" cio una costruzione fortificata in grado di assolvere al compito di difendere il passo appenninico. Lo stesso Francesco di Giorgio Martini ci ha lasciato una particolareggiata descrizione della rocca nei suoi "Trattati" di architettura, ingegneria ed arte militare.
Un altro fatto rilevante che rese i Duchi di Urbino cari alla popolazione di Serra SantAbbondio fu laggiornamento e lapprovazione di uno statuto comunale che ogni anno veniva firmato dal Duca dUrbino, occasione questa per celebrare la Festa dello Statuto in segno di riconoscenza perenne dellintera comunit verso il duca dUrbino per la sua magnanima concessione.
In fine, dopo qualche anno dalla nascita del palio, nacque il "GRUPPO STORICO" che negli anni ha ottenuto grandi successi.
Sabato 11 Settembre
• 16:00 - Vivere il Medioevo: Lo castello de le arti e de li Mestieri
• 17:00 - Conosci il Medioevo: "Serra Sant' Abbondio e i duchi di Urbino"
• 18:30 - Il rito: L'inizio de li Giuochi
• 19:00 - Vivere il Medioevo: Le Milizie ne lo Castello
• 19:00 - Le tipicità: Osteria de li Castelli
• 21:00 - La cerimonia: Corteo dei Castelli e de lo Duca
• 22:00 - Il teatro: "Pannocchia, carestie e morti di fame"
• 23:00 - Vivere il Medioevo: Musici pe le strade
Domenica 12 Settembre
• 15:30 - Vivere il Medioevo: Lo castello de le arti e de li Mestieri
• 16:00 - La Cerimonia: Lo grande Corteo
• 17:30 - La piccola sfida: Lo Palio dei Monelli
• 18:00 - La sfida: Palio della Rocca -ANNO DOMINI 2010-
• 19:00 - Le tipicità: Osteria de li Castelli
• 21:30 - Il teatro e la danza: "Il sogno nella terra di Extremelot"
• 23:00 - Gran finale: Li fuochi de Sant'Onda
Mercoledi 16 Settembre
• 8:00 - La fiera de lo Santo Abbondio
• 20:00 - Il rito della premiazione: La Consegna de Lo Palio
• 21:30 - La fine della disfida: La Cena de la Pace