lunedì 30 novembre 2009

La penisola a forma di gomito

La penisola a forma di gomito
di Marina Greco (Blog Ancona. Interviste Guide Turistiche)
Annalisa Trasatti, guida turistica di Ancona, ci racconta la città, rivelandoci le sue meraviglie e i suoi segreti


Annalisa Trasatti
Perché ha scelto di diventare una Guida Turistica?
L’ho scelto perché mi sembrava una naturale prosecuzione ed un primo ingresso nel mondo del lavoro per una laureanda in Beni Culturali come me. E’ stato inoltre l’occasione per studiare e vivere il territorio della mia provincia tagliato fuori dagli studi universitari.

Cosa le piace di più del suo lavoro?
Vari aspetti: dal primo contatto, all’organizzazione del servizio guida, all’itinerario da proporre. Durante i servizi amo molto far scoprire e non solo letterariamente ma letteralmente la mia città ed il suo territorio.
Il fattore “provincia” e non grande città d’arte infatti ti permette di giocare con l’effetto sorpresa di luoghi spesso mai visti, se non di passaggio.


Ancona - panorama
Come caratterizza il suo servizio di guida?
Per quanto si riesca ad avere informazioni sulla tipologia del gruppo in anticipo tramite l’agenzia o l’organizzatore, in realtà sono sicura del fatto che ti giochi la “simpatia” con i tuoi clienti nei primi minuti dell’incontro.
Sono poi l’esperienza e la predisposizione caratteriale a fare il resto!
Ovviamente poi c’è una cura del linguaggio a seconda se si tratta di adulti, esperti, bambini, disabili (soprattutto quelli visivi a cui è una bellissima “sfida” raccontare un luogo), stranieri, etc.

Ci racconti di Ancona.
Il mio amore per la mia città natale e dove ho scelto di vivere e lavorare mi porterebbe via pagine e pagine. In sintesi amo raccontarla proprio per com’è e come emerge dal mare: una penisola a forma di gomito sempre pronta ad accoglierci. Direi che è una città per tutte le stagioni, la presenza del mare che la circonda e della spiaggia cittadina del Passetto la rende anche una meta balneare.


Ancona - porto
Quale itinerario suggerisce per chi ha solo poche ore a disposizione?
L’itinerario è quello cronologico che parte dalla Cattedrale di San Ciriaco (ex tempio dorico dedicato a Venere Euplea, tra i migliori esempi di romanico italiano), posto in cima al colle Guasco che si affaccia sul porto e domina tutto l’abitato, per poi proseguire nel tempo e nello spazio fino all’Ancona novecentesca del Viale della Vittoria (che con la sua cornice alberata a platani taglia da ovest a est la città) e ancora una volta al mare del Passetto.

Cosa incuriosisce di più i turisti?
Molti si aspettano che Ancona assomigli ad altre città del litorale adriatico come Rimini o Pescara e invece il suo distendersi sui tre colli per infine trasformarsi a sud nel promontorio del Conero, unico massiccio del medio Adriatico (oggi parte del Parco regionale del Conero, notevole esempio di macchia mediterranea), lascia di stucco anche i più scettici.

Quali tipologie di turisti visitano la città?
Soprattutto comitive di adulti e anziani, scuole che uniscono la visita alla Regione Marche o al porto con quelle della città, croceristi italiani e stranieri che da circa tre anni fanno tappa prima o dopo Venezia, stranieri che dopo aver visitato le grandi città d’arte italiane tornano nel nostro paese alla scoperta dei centri minori.

Ci racconti un aneddoto, un episodio curioso, capitato durante un giro ad Ancona.
Il primo che mi viene in mente è riferito ad una comitiva di turisti giapponesi che si sono trovati ad usufruire di una toilette pubblica in centro, i cosiddetti vespasiani. E’ stato davvero esilarante far loro capire che si trattava di una tipologia di bagno e anche di “nobili” origini!

Riferimenti:
Annalisa Trasatti - Guida turistica di Ancona
Sito Web: www.anconaguide.com